IL MANIFESTO DI PESCARA

Per una libera ed intelligente Società Civile Mediterranea

(Il Manifesto di Pescara é stato redatto dal PID Ermanno Bocchini ed è stato approvato dalla Conferenza dei Lions del Mediterraneo il 21 marzo 2015. La traduzione in italiano è stata curata da Luciano Mauriello).

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SOLO LA CITTADINANZA ATTIVA RENDE LIBERI

1.- La società civile mediterranea, che ha creato la civiltà occidentale, è chiamata a svolgere una missione sempre più grande, preservando la società umana dalla guerra e dal flagello del terrorismo, neutralizzando i conflitti sociali e religiosi prima che sia troppo tardi ed offrendo ai giovani condizioni di sviluppo e libertà. Oggi è ‘tempo di essere pronti al nuovo, cosi diverso da ciò che abbiamo immaginato.

Il mondo immaginava che gli aiuti umanitari avrebbero risolto i problemi dei paesi sottosviluppati, ma gli esperti delle Nazioni Unite ci dicono che nessun paese del mondo è uscito dal sottosviluppo grazie agli aiuti umanitari.

Il mondo immaginava che la natura etica dell’aiuto avrebbe favorito un’ottimale distribuzione delle nostre risorse, ma gli stessi studiosi africani    ci  dicono che  la carità crea assuefazione e dipendenza, ma non  autonomo sviluppo( Dambisa Moio, La carità  che uccide ,  Rizzoli, 2010

Il  mondo immaginava che la libertà ci avrebbe reso buoni  cittadini,   ma scopriamo che solo la buona cittadinanza attiva   può renderci veramente  liberi.

NUOVO MODELLO DI SVILUPPO

2.-  Da questa matrice culturale  nasce  il  presente Manifesto votato all’unanimità dalla  Conferenza dei  Lions del Mediterraneo.

Il Manifesto  presenta un nuovo modello di sviluppo e libertà, attraverso il quale promuovere la pace.

Il diritto internazionale è ancora basato sul principio della non ingerenza di ogni Stato negli  “affairri domestici” degli altri Stati parimenti sovrani,  enuniciato, nel  1648, dai   Trattati di Westfalia,, che diedero vita alla  Comunità internazionale.

Non è stato merito degli Stati, troppo attenti alle ragioni della politica di potenza e  dell’economia,  ma delle Organizzazioni non governative , aver posto con forza il problema della  graduale internazionalizzazione della protezione dei diritti umani, basata su  un nuovo diritto umanitario internazionale , a sua volta , fondato su un nuovo diritto della solidarietà internazionale. In una scala di valori sociale extra giuridica prevalente, rispetto al principio della non ingerenza negli affair domestici dei singoli Stati,  appare ai popoli l’ingerenza umanitaria per la tutela dei diritti umani fondamenatli, all’interno dei singoli Stati.

Oggi il  diritto  internazionale umanitario, attraverso la Croce Rossa Internazionale, protegge sui campi di battaglia le vittime e i prigionieri di guerra.  Ma oggi  è tempo che tutte le Organizzazioni non governative, promuovano nel mondo oltre l’aiuto umanitario una nuova comprensione internazionale tra tutti I popoli del mondo.    Noi dobbiamo fare ogni sforzo per trasformare l’aiuto umanitario in un nuovo diritto umanitario internazionale.

Se tutto ciò faremo ,  potremo  prevenire guerre e terrorismo, nuovi flagelli dell’umanità. Diversamente saremo costretti a combatteere sempre nuove guerre dimenticando l’ammonimento di  Gandhi “ Occhio per occhio, ci rende tutti ciechi “. La cecità fisica è stata  combattuta con successo  grazie all’azione dei Lions di tutto il mondo, con le campagne internazionali “ Sight First 1 and 2”.  Ora dobbiamo  combattere la cecità della mente per  creare una nuova cultura della comprensione umana fra tutti i popoli del mondo.

Sul piano socio-economico, non è stato attuato  il programma contenuto nella Carta delle Nazioni Unite, secondo il quale il Consiglio di Sicurezza avrebbe garantito la pace nel mondo ,  ma  il Consiglio economico-sociale avrebbe dovuto attuare  l’armonico ed equilibrato sviluppo di tutti I popoli del mondo.

Il Consiglio economico-sociale dell’ONU, in particolare, è stato assente perchè non è riuscito a promuvere lo  sviluppo economico dell’umanità. Oggi gli esperti delle Nazioni Unite ci dicono che l’aiuto caritatevole ha  creato  dipendenza e non  sviluppo e libertà.

E’ necessario, allora,  che tutta la filosofia degli aiuti umanitari venga a ruotare dalla sua base  soggettiva e filantropica verso una prospettiva obiettiva e funzionale che favorisca la trasformazione degli aiuti umanitari in investimenti umanitari.

AIUTO-COMPRENSIONE-PACE

3.- A tutti i giovani del mondo che possono leggere questo Manifesto noi diciamo: “Non disperate. Questo Manifesto vuole aiutarvi a trovare la terra promessa nella vostra Patria, sulla base di due concreti Protocolli di azione.

Protocollo Alfa:  “Aiutiamoli oggi  a  non chiedere aiuto domani”

 “Aiuto-Sviluppo-Libertà

Protocollo Beta: “Aiutiamoli oggi a realizzare domani la comprensione tra i popoli”

“Aiuto-Comprensione-Pace”.

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